Le Mans: Ferrari in rimonta, Porsche resiste. Duello incandescente in Hypercar, BMW e Inter Europol guidano LMGT3 e LMP2

Alle 18:00, dopo due ore dall’inizio della 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans, la corsa inizia a mostrare il proprio volto competitivo: Porsche, Ferrari e Cadillac si spartiscono le posizioni di vertice in Hypercar, mentre Inter Europol e BMW WRT guidano rispettivamente in LMP2 e LMGT3.
Hypercar: Porsche #5 in testa, Ferrari #50 in rimonta
Il team ufficiale Porsche Penske con la 963 #5 (Andlauer–Christensen–Jaminet) continua a dettare il passo, ma la pressione si fa sempre più serrata. La Ferrari 499P #50 (Nielsen–Fuoco–Molina) ha costruito un’ottima rimonta, culminata con un sorpasso deciso su Estre (Porsche #6) e con un distacco ridotto a soli 5.5 secondi dalla vetta al minuto 50 della seconda ora.
Momento chiave quando Kevin Estre, appena uscito dai box, è stato infilato da Nielsen sul rettilineo in un sorpasso deciso che ha segnato anche il cambio virtuale della seconda posizione.
Alle spalle dei leader si posizionano:
- Porsche #6 (Estre–Vanthoor–Campbell), partita nelle retrovie e protagonista di una rimonta esemplare;
- Cadillac #311 (Aitken–Drugovich–Vesti), davanti alla #12 (Stevens–Nato–Lynn) che aveva difeso a lungo la seconda posizione iniziale.
Da segnalare il sorpasso spettacolare di Nielsen su Stevens (Cadillac #12) prima del pit stop incrociato, dove Ferrari e Cadillac sono uscite quasi affiancate, con il team statunitense che ha mantenuto provvisoriamente la posizione.
Classifica Hypercar dopo 2 ore
- Porsche #5 – Andlauer / Christensen / Jaminet
- Ferrari #50 – Nielsen / Fuoco / Molina
- Porsche #6 – Estre / Vanthoor / Campbell
- Cadillac #311 – Aitken / Drugovich / Vesti
- Cadillac #12 – Stevens / Nato / Lynn
Seguono nella top-10: Toyota #8 (Buemi attualmente al volante), Ferrari #51 (Calado), Ferrari #83 (Hanson), BMW #20 e Cadillac #2.
LMP2: Inter Europol resiste, Proton all’attacco
Il team Inter Europol Competition #43 (Schmiekowski–Dillmann–Yelloly) mantiene la leadership nella classe LMP2, controllando con esperienza la pressione esercitata dalla Proton Competition #11 (Roda–Binder–Viscaal).
Ottima terza posizione per RLR M Sport #16, seguita da VDS Panis Racing #48 e IDEC Sport #28. La battaglia nella categoria è intensa, con diversi team che si sono alternati al comando durante le prime fasi a seconda delle strategie di sosta.
Classifica LMP2 dopo 2 ore
- Inter Europol #43 – Schmiekowski / Dillmann / Yelloly
- Proton Competition #11 – Roda / Binder / Viscaal
- RLR M Sport #16 – Jensen / Cullen / Pilet
- VDS Panis Racing #48 – Gray / Masson / Perera
- IDEC Sport #28 – Lafargue / Van Uitert / Alvarez
LMGT3: BMW WRT #46 di nuovo in testa, ma che duello con Lexus e Ford
In GT3 si è assistito a una danza di posizioni tra BMW, Lexus, Ford e Aston Martin. La BMW M4 GT3 #46 del Team WRT (Al Harty–Rossi–Van der Linde) ha mantenuto per lunghi tratti la testa della corsa, prima del pit stop che ha visto Al Harty subentrare a van der Linde.
Proprio in quel momento, l’Aston Martin #10 ha brevemente sopravanzato la BMW, ma al termine delle due ore, il team di Valentino Rossi è nuovamente in testa. Il nove volte campione del mondo attende ancora il proprio stint.
Salgono anche le Lexus #78 e #87 del team Akkodis ASP, mentre la Ford #77 difende con solidità la terza posizione. Problemi invece per la Ferrari #21 Vista AF Corse, coinvolta in un contatto con le Iron Dames e finita in testacoda.
Classifica LMGT3 dopo 2 ore
- BMW Team WRT #46 – Al Harty / Rossi / Van der Linde
- Lexus Akkodis ASP #78 – Robin / Hawksworth / Gehrsitz
- Ford Proton Competition #77 – Sousa / Tuck / Barker
- Lexus Akkodis ASP #87 – Umbrarescu / Lopez / Schmid
- Corvette TF Sport #81 – Van Rompuy / Andrade / Eastwood
Conclusioni provvisorie
La seconda ora della 24 Ore di Le Mans ha confermato quanto l’edizione 2025 sia destinata a vivere su ritmi elevati e strategie aggressive. I sorpassi di Nielsen, la rimonta di Estre e i primi confronti tattici tra pit stop e stint di guida prefigurano una gara serrata e imprevedibile. Le Ferrari appaiono in piena forma, mentre Porsche sembra avere il controllo – ma per quanto ancora?