Andrea Crugnola chiude il sabato con la terza vittoria consecutiva a Roma nel mirino, ma la battaglia per il successo è tutt’altro che chiusa. Il leader del Campionato Italiano Rally e già due volte vincitore della gara capitolina, comanda la classifica generale con appena 3,3 secondi di vantaggio su Giandomenico Basso, mentre Miko Marczyk è terzo a 8,7 secondi, pronto a dare battaglia nelle sei prove speciali di domenica.







Crugnola, al volante della Citroën C3 Rally2, ha però ammesso di aver avuto difficoltà nel tratto finale della giornata:
“Se ho perso tempo è perché la mia guida non è stata all’altezza. Devo capire cosa è successo e lavorare su me stesso per domani, perché il vantaggio è minimo e dovremo essere perfetti.”
La giornata era iniziata con lo stesso Crugnola e Basso che si dividevano il miglior tempo sulla PS2, ma è stato Marczyk a prendere il comando provvisorio con una grande prestazione nella Torre di Cicerone (34,57 km), la prova più lunga della stagione. Il polacco su Škoda Fabia RS Rally2, però, ha pagato caro un lungo nella PS4, scivolando dal primo al quarto posto al giro di boa di Fiuggi.
“È stata una buona giornata. L’anno scorso faticavamo ad entrare nei primi 10, ora siamo al passo con gli italiani. È bello essere qui in un pezzo solo,” ha commentato.
Il posto di Marczyk è stato ereditato da Andrea Mabellini, che però ha poi perso terreno nella seconda passata sulla Torre di Cicerone, chiudendo la giornata in quarta posizione dopo aver accusato 14,1 secondi da Crugnola in una sola prova.
“Non so cosa sia successo, ho cercato di non surriscaldare le gomme… ma forse ero semplicemente troppo lento,” ha ammesso il bresciano.
Alle loro spalle, sabato da protagonista per Roberto Daprà, che ha centrato la sua prima vittoria di speciale in carriera sull’SS5 e ha poi scavalcato Mads Østberg per la sesta posizione nella prova finale.
“Purtroppo abbiamo fatto un testacoda nella PS3 per un errore stupido con il freno a mano. Senza quello saremmo stati molto più vicini alla vetta,” ha spiegato il trentino, staccato di soli 15,0 secondi dalla leadership.
Per Østberg, tornato al via dopo il drammatico incidente dello scorso anno, il semplice fatto di essere in gara rappresenta già una vittoria. Con meno di 20 secondi di ritardo, il norvegese è ancora pienamente in corsa per il podio.
Più indietro, Boštjan Avbelj, vincitore della spettacolare super speciale del venerdì davanti al Colosseo, ha perso terreno e occupa l’ottava posizione davanti a Simone Campedelli e Efrén Llarena. Chiude la top 10 il campione ceco Dominik Stříteský.
Undicesimo Simone Tempestini, seguito da Norbert Herczig, al debutto sull’asfalto con la Škoda Fabia RS. Più attardati Marco Signor, Jon Armstrong (alle prese con problemi di assetto), Fabio Andolfi (vittima di una foratura all’anteriore destro sulla PS4) e Roope Korhonen, all’esordio sull’asfalto con MRF.
Nel gruppo dei giovani, Mille Johansson lamenta problemi di assetto ed è diciottesimo, dietro a Roberto Blach. Jan Solans, protagonista del WRC2, è ventunesimo, seguito da Jarosław Kołtun e Antonio Rusce, secondo nella classifica Master ERC alle spalle di Basso.
La giornata è stata invece amara per Max McRae, costretto al ritiro dopo un cappottamento nella PS6. Fortunatamente, sia lui che il navigatore Cameron Fair sono usciti illesi.
La sfida riparte domani alle 8:25 con la Guarcino – Altipiani (11,58 km), prima delle sei prove che assegneranno la vittoria del Rally di Roma Capitale 2025. La lotta per il gradino più alto del podio resta più aperta che mai.