Dopo l’adrenalinico debutto stagionale in Qatar, il FIA World Endurance Championship 2025 fa tappa in Italia per il secondo round: la 6 Ore di Imola, in programma dal 18 al 20 aprile. La pubblicazione dell’entry list ufficiale alimenta l’attesa per un weekend che promette spettacolo, emozioni e un forte coinvolgimento tricolore.

Il ritorno in Europa coincide con l’approdo sullo storico tracciato dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, dove la Ferrari, reduce da una tripletta dominante in qualifica a Lusail, è decisa a riscattare la beffa subita nel 2024, quando la pioggia mandò in fumo i sogni di gloria davanti ai tifosi di casa. Questa volta, il Cavallino Rampante punta tutto sull’esperienza e la velocità di Antonio Fuoco, Alessandro Pier Guidi e Antonio Giovinazzi, piloti italiani di punta nella classe Hypercar con le Ferrari 499P #50 e #51.
Ma l’Italia non si ferma alla sola Ferrari. Nell’universo Hypercar, troviamo anche Raffaele Marciello, che corre per BMW M Team WRT con la vettura #15. La sua presenza aggiunge ulteriore carisma alla pattuglia azzurra nel campionato endurance.
Scendendo nella categoria LMGT3, la bandiera italiana sventola ancora più alta. Iron Lynx, Vista AF Corse e Iron Dames porteranno in pista ben cinque piloti italiani:
- Davide Rigon e Francesco Castellacci (Vista AF Corse – Ferrari 296 LMGT3 #54)
- Matteo Cairoli, Matteo Cressoni e Claudio Schiavoni (Iron Lynx – Mercedes-AMG #60)
- Stefano Gattuso e Giammarco Levorato (Proton Competition – Ford Mustang #88)
- Riccardo Pera (Manthey EMA – Porsche #92)
Non solo: Valentino Rossi, leggenda del motociclismo, sarà tra i protagonisti con la BMW M4 GT3 del Team WRT (#46), accanto a Kelvin van der Linde e Ahmad Al Harthy. Anche se non pilota di scuola endurance, il suo nome richiama inevitabilmente l’attenzione del pubblico e dei media.
A rendere ancora più sentita la tappa di Imola c’è il contesto: una pista tecnica, carica di storia, dove l’errore non è contemplato. Le strategie di gara, la gestione dei doppiaggi e l’eventuale variabile meteo (mai da sottovalutare ad aprile in Emilia-Romagna) saranno fattori chiave.
Dopo la delusione di Porsche in Medio Oriente, la casa tedesca cercherà riscatto con le sue due 963 affidate a equipaggi d’esperienza, mentre Toyota, Peugeot e Cadillac proveranno a rompere l’egemonia rossa. Occhi puntati anche sull’inedito assetto a due piloti delle Aston Martin Valkyrie del team THOR, decisi a sorprendere nel format “short”.
La 6 Ore di Imola non sarà solo una gara, ma una celebrazione della passione per l’endurance, con un ruolo da protagonista per i colori italiani. La sfida è lanciata. Il pubblico, come sempre, risponderà con entusiasmo.